Una piazza, un cuore
Piazza del Popolo è il cuore di Fermo. Accurata e lineare nelle forme, è delimitata a monte e a valle da due imponenti portici cinquecenteschi in mattoni. Gli edifici pubblici più antichi della città, arricchiscono la storia di questa piazza e, sebbene ciascuno con peculiari caratteristiche architettoniche, regalano uno spettacolo di rara bellezza e rigore nelle forme.
La prima configurazione urbana della piazza venne definita nel 1442, sotto Alessandro Sforza, per via dell’arrivo a Fermo di Bianca Maria Visconti, moglie del fratello Francesco, dall’unione con il quale nascerà nel 1444 Galeazzo Maria, futuro duca di Milano.
Prima di assumere la sua attuale denominazione, piazza del Popolo era conosciuta con il nome di piazza Vittorio Emanuele e, prima ancora, con quello di piazza San Martino. La sua storia è inscindibilmente legata a quella degli edifici che la attorniano. Piazza del Popolo presenta un chiaro stile Cinquecentesco, con edifici lineari ed armoniosi in ogni dettaglio. È lunga 135 metri e larga 34. Passeggiando sull’antica pavimentazione o sotto i bellissimi portici, catapultati all’indietro nel tempo, si potrà avere la sensazione di respirare la stessa aria che soffiava quando era ancora in costruzione.
La piazza, delimitata da due lunghe file di logge, con portici in cotto, è chiusa ai lati più corti da importantissimi edifici storici: il Palazzo dei Priori che, nato nel 1296 dall’unione di un palazzo nobiliare del XIII secolo e di un’antica chiesa, ospita oggi la Pinacoteca civica di Fermo; il Palazzo del Governatore, opera risalente ai primi decenni del XVI secolo, iniziato per volere di Oliverotto Euffreducci (comprensibilmente meglio noto come Oliverotto da Fermo) e concluso per ordine di Papa Clemente VII; e, infine, il loggiato di San Rocco, realizzato nel 1528 e sede della chiesetta di San Rocco, edificata a sua volta nel 1505 quale risposta religiosa alla terribile pestilenza che falcidiò l’Europa per ben due secoli.
L’attuale aspetto della piazza si deve ad un’ampia fase di ristrutturazione avviata a partire dal 1569 con la costruzione, a più riprese, dei due ampi loggiati che oggi contraddistinguono lo spazio, aprendosi verso i due edifici principali uniti tra loro: Palazzo degli Studi e Palazzo dei Priori. Il Palazzo degli Studi ospita la Biblioteca Civica, la più ricca delle Marche e fra le prime dieci d’Italia: conserva 128 codici, oltre 400.000 volumi e 15.000 cinquecentine. Sulla facciata del Palazzo dei Priori, edificato nel 1296 e successivamente rimaneggiato, troneggia uno dei principali simboli della città, la Statua bronzea di Sisto V realizzata da Accursio Baldi nel 1590.
La loggetta pensile che unisce i due palazzi è stata costruita nel 1581 e presenta splendidi soffitti affrescati. È uno degli scorci più interessanti del centro storico. È possibile accedervi attraverso la Biblioteca Civica. Visitare la loggetta pensile è particolarmente suggestivo durante le serate della Mostra mercato dell’antiquariato e artigianato, nei giovedì di luglio e agosto: un affaccio privilegiato, anche in notturna, sulla piazza brulicante di persone.