Approfondimenti

Sale dei legni dipinti

Allestite nel 2023, le sale ospitano oggi, in locali climatizzati per la conservazione, le opere su legno della collezione comunale.

Da Jacobello del Fiore a Francescuccio di Cecco Ghissi, le opere esposte testimoniano l’arte e la committenza a Fermo tra il XIV e il XV secolo.

Storie di santa Lucia, Jacobello del Fiore, 1400-1439
Tra le opere più celebri della pittura Tardogotica, gli ultimi restauri hanno scoperto la sua ’originaria forma: una pala su due registri ribaltabile, utilizzata all’occorrenza per l’esposizione di reliquie, caratterizzata da due tavole uniche orizzontali. La tavola superiore veniva sollevata o abbassata ed era dipinta sul retro con tre figure di santi (di cui ora solo due visibili, Santa Lucia e Antonio Abate). Del registro superiore facevano parte le tavole con Lucia sulla tomba di Sant’Agata, Lucia distribuisce la dote nuziale, Lucia davanti al giudice e Lucia trascinata al lupanare. Del registro inferiore sono: Lucia al rogo, Lucia trafitta alla gola, L’ultima comunione di Lucia, I funerali di Lucia. Seguendo la Legenda aurea, l’artista racconta la vita della Santa, riconoscibile in ogni pannello per lo stesso abito in oro lavorato.

Polittico delle benedettine di Santa Caterina, Andrea da’ Bologna, 1369

Fra gli unici dipinti datati e firmati dall’artista, il polittico si articola su due registri e una predella. A sinistra si raccontano cinque episodi della vita di San Giovanni Battista, mentre a destra ci sono cinque episodi della vita di San Giovanni Evangelista. Al centro campeggiano la Madonna con il Bambino sovrastata dalla scena della Crocifissione. Ai lati della Madonna: Santa Caterina; le monache benedettine committenti presentate alla Vergine da san Benedetto ed un altro santo benedettino. Nella parte inferiore del polittico, sono rappresentati dodici santi a mezzo busto. In generale, evidente è la resa minuziosa di dettagli particolari e preziosi.