Durante l’assistenza agli scavi per il metanodotto Edison S.p.A., la scoperta di una necropoli risalente al VI secolo a.C., ad opera della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, ha restituito reperti di inestimabile valore, a testimonianza dell’importanza e delle caratteristiche dell’abitato piceno e degli usi e costumi di questa popolazione, prima della colonizzazione romana avvenuta nel 264 a.C.
Gli importanti ritrovamenti del grande cimitero, dove erano conservate le spoglie di donne, uomini e bambini, hanno permesso di ricostruirne la storia, attraverso i loro corredi funebri e gli oggetti della vita quotidiana e “da parata” utilizzati, cioè, nelle occasioni pubbliche e nelle cerimonie.
Le tre sale permettono di accedere a una storia millenaria, racchiusa in preziosissime stanze.