La terza sala è dedicata ai resti di una tomba infantile databile intorno al VI secolo a.C. La presenza di una Ciprea, ovvero di una conchiglia utilizzata come gioiello, e di un tipico pendaglio con i cavallini fa pensare che si trattasse della tomba di una bambina. Questi infatti erano utilizzati come amuleti esclusivamente femminili.

Il Museo, fortemente voluto dal Comune di Fermo, rappresenta un esempio virtuoso di come si possa restituire immediatamente la storia del passato al presente. La cura e la velocità di realizzazione del progetto con cui ci si è mossi dopo lo scavo, con la classificazione, le operazioni di restauro dell’ente, l’allestimento museale, hanno evitato che millenni di storia rimanessero sigillati in depositi polverosi e dimenticati.