Approfondimenti

La progettazione di un teatro tutto nuovo

La decisione ufficiale per costruire fu ufficialmente presa il 18 febbraio 1779 dal Consiglio di Cernita, il consiglio comunale dell’epoca. Il luogo individuato era posizionato “di fianco alla strada gironale, e precisamente il semipiano alla parte di mezzogiorno, passato il Palazzo Apostolico del Governo”, come cita il verbale. Questa scelta condizionò lo sviluppo della struttura architettonica originaria, divenendone una forte caratteristica.

In un primo momento si approvò la proposta di Augustoni e Paglialunga. Poco dopo però il progetto venne bocciato e per dare più prestigio al luogo, la costruzione venne affidata ad un professionista più acclamato. Fu così incaricato della progettazione e della costruzione Cosimo Morelli, architetto dello Stato Pontificio. Questo infatti aveva già seguito un edificio simile ad Imola, sua città natale. Col senno di poi si rivelò una giusta decisione, dal momento che, grazie al suo genio, la grandiosità del teatro di Fermo e la perfetta acustica si sono tramandate fino ai giorni nostri.

Cosimo Morelli, mantenendo il sito individuato nella prima approvazione del progetto, propose un’opera di grandi dimensioni con una sala a pianta ellittica, quattro ordini di palchi e il loggione. Il progetto si avvicinava alle proposte teatrali francesi e lo stesso Teatro de La Scala di Milano, di poco precedente (1778), presentava solo un ordine di palchi in più.

I lavori cominciarono nel settembre del 1780 per terminare dieci anni più tardi. Luigi Paglialunga, che aveva inizialmente firmato il primo progetto, ricoprì il ruolo di capomastro, figura intermedia tra l’architetto e l’operaio.