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Il 26 settembre 1790: una prova ufficiale

Il 26 settembre del 1790 venne effettuata un’apertura “di prova” con l’esecuzione dell’opera-oratorio La morte di Abele di Giuseppe Giordani, detto Giordanello. Il fine era “eseguire un saggio del nostro Teatro dell’Aquila per ciò che riguarda il meccanismo e la pittura giunta al sospirato compimento e per provare l’illuminazione”. L’inaugurazione ufficiale avvenne nell’agosto 1791 con La distruzione di Gerusalemme del medesimo compositore. L’attività del Teatro dell’Aquila prese il via, non senza difficoltà, ospitando annualmente anche le manifestazioni del Carnevale cittadino. Tra aperture, chiusure e continui lavori per adeguare gli spazi, il teatro fu riaperto al pubblico nel 1800 e fu utilizzato per rappresentazioni teatrali, stagioni liriche e per la celebrazione delle festività del Carnevale fino al 1826.

Le cronache dell’epoca riportano l’entusiasmo e il vanto manifestato dalla città per le stagioni liriche, vero fiore all’occhiello della programmazione annuale. Questa tradizione era talmente sentita che nel 1821 si registrò una profonda delusione quando il teatro non riuscì a allestire degli spettacoli per mancanza di fondi. La delusione fu ricompensata con un fuori programma estivo nel mese di agosto, quando vennero portate in scena tre opere di Gioachino Rossini: La pietra di paragone, L’italiana in Algeri e La Cenerentola.